Lo sviluppo e la crescita di Nola passano per l'Europa

L'intervento di Mariafranca Tripaldi al convegno "Nola entra in Europa"

Non va per il sottile Maria Franca Tripaldi nel suo intervento durante il convegno-dibattito ‘Nola entra in Europa’ di domenica 4 maggio, analizzando quelle che sono le problematiche della città nel rapportarsi all'Europa e proponendo quelle soluzioni che permetteranno a Nola di rivendicare un posto nella comunità che è suo di diritto, ma che a causa di una pessima gestione amministrativa, non sa nemmeno di avere.

“A Nola abbiamo partecipato pochissimo a tutti i progetti europei – esordisce la Tripaldi – perchè purtroppo chi dovrebbe gestirli e distribuirli, non sa nemmeno come leggere un bando europeo. Questo modus operandi deve essere cambiato, a governare questa città devono esserci le professionalità giuste, che sappiano sfruttare le opportunità che ci vengono offerte e che sappiano collegarsi all'Europa, perchè Nola è Europa, Nola è sviluppo attraverso l’Europa. A noi non basta il sigillo Unesco per considerarci in Europa – continua la candidata a sindaco – Questo deve essere solo un inizio, perchè Nola entri in un percorso europeo turistico di più ampio respiro”.

Una stoccata vera e propria è riservata poi all'attuale amministrazione e alla sua gestione dei fondi: “Se non cambiamo il modo in cui vengono gestiti questi fondi da parte dell'amministrazione– prosegue la Tripaldi – A Nola continuerà a regnare la mancata trasparenza, con emolumenti che ci arrivano dall'assessore al turismodella Regione, ma senza alcun tipo di programmazione, negandoci di fatto una crescita concreta, dato che l'assenza di sviluppo fa comodo a chi è al potere per continuare gestire i sistemi clientelari di sempre. Attraverso le clientele ci sono le masse di voti che si spostano. Attraverso le clientele abbiamo la democrazia calpestata, abbiamo un comune che funziona male, abbiamo la totale impossibilità di elevarci da paese di campagna a città che merita un posto in Europa, attraverso le bellezze, la cultura e i siti culturali di cui siamo in possesso e che invece giacciono nel dimenticatoio. La coalizione che rappresento – conclude la Tripaldi – propone invece la creazione di seminari che ci permettano di accedere ai bandi europei, dato che ora come ora a Nola non ci si rende conto nemmeno che ci sono dei fondi che possono arrivare direttamente ai comuni, in modo da poter valorizzare il nostro enorme patrimonio culturale e conquistare così la dignità di essere cittadini non solo nolani ma anche europei”.

Lunedì, 5. Maggio 2014